La mamma di Alice Scagni, la ragazza uccisa dal fratello lo scorso anno, ha accusato lo Stato di averli traditi.
La mamma di Alice Scagni, la 34enne uccisa sotto casa sua a Genova a coltellate dal fratello Alberto, ha scritto una lettera aperta postata su Facebook. Antonella Zarri, la mamma dei due, ha ricordato il 1° maggio 2022, quando lo scorso anno, quando la sua vita è cambiata.
“Dobbiamo arrenderci? Oggi è il primo Maggio. Credo che molti sappiano a Genova cosa è accaduto esattamente un anno fa. In queste ore Alberto Scagni, in piena crisi psicotica minacciava di morte suo padre” ha detto la donna sul social. Alberto, che uccise sua sorella con 19 coltellate, è stato rinviato a giudizio e il processo inizierà a giugno.
“La voce di nostro figlio non mentiva sulla follia che lo stava travolgendo. Dopo aver minacciato suo padre, Alberto aveva chiesto di sua sorella. Abbiamo tentato di trasmettere i suoni agghiaccianti di quella voce alla Polizia. Ma era, come oggi, il 1 Maggio, la festa dei lavoratori. Abbiamo tentato di denunciare nostro figlio ma siamo stati lasciati soli“ ha accusato la mamma della vittima e dell’assassino.
La denuncia della mamma della vittima e dell’assassino
Sulla vicenda sono stati aperti due diversi filoni di indagine: il primo relativo all’omicidio di Alice che ha portato Alberto in carcere appena 24 ore dopo il delitto, il secondo sulle eventuali omissioni e il presunto mancato intervento da parte delle forze dell’ordine come denunciato dai due genitori. La mamma di Alice ricorda che non sono intervenuti e li hanno rimandati al lunedì successivo ma ormai era troppo tardi.
Alice Scagni, avvocata di successo e madre di un bambino di due anni è stata uccisa da suo fratello afflitto da gravi problemi di sanità mentale e epilessia. “Ma per la Procura Alberto Scagni non è matto perché è l’unico responsabile di tutto quanto è accaduto. Così è più semplice. Non è gravemente infermo di mente” denuncia la donna.
“Tra poche ore, un anno fa, verrà uccisa nostra figlia Alice. Un tragico destino. Una tragedia enorme. Mostruosa. Che queste ore siano di riflessione per coloro che, sollecitati invano da due anziani genitori disperati, non sono voluti intervenire in loro soccorso. Che ogni minuto che passa sia per loro un peso sulla coscienza con il quale dover fare i conti”, conclude la signora Zarri.